mercoledì 10 dicembre 2014

Antonio, ci interessano i tuoi commenti. Parlaci della tua esperienza su Facebook, bastano 3-4 minuti.

Sicuro che ti avrei risposto essendo un’imbecille e non un furbacchione ma non importa morire sulla croce o in questo sito efficace sarà per tutti quelli che si riconoscono tali da combattere le paure che angosciano tuttora l’anima d’esempio: c’é la mamma di Loris. Per combattere le brutture di questo mondo ci vuole la libertà. Non so se sei solo o fai parte di un gruppo, ma comunque ti faccio anch’io una domanda: credi di essere libero e se lo sei, puoi scrivermi come l’hai conquistata tale cosa almeno a parole artefatte. Perché come tanti autori cercano anch’io la provocazione. Sì! ma adesso non è il momento perché il mio cuore è molto triste per eventi che succedono nel mondo non per le mie peripezie e ascolto. Vedi la televisione dovrebbe dare di più al popolo dello stesso programma o film dati in onda ieri come Francesco. Vi scrivo una frase da lui affermato che poi è bastato poco per rialzare l’umorismo di chi credeva d’andare all’inferno. All’inferno non va chi uccide se poi si pente e mette il suo animo e il suo corpo nelle mani dell’amore di Dio. Serenamente penso che il peccato è la tristezza ed io in questo momento potrei morire e andare all’inferno ma non ci penso perché scrivendo questo a tutti, voi mi è passato qualcosa nella mente a dire: e mi ripeto per contraddizione. State sereno rispose a chi gli chiese se veramente il suo corpo sarebbe andato all’inferno una volta deceduto morto. No! Se il tuo cuore è in pace. E ti mando una storia la prossima volta, anche se non l’ho scritta. Io non l'ho scritta ma farà bene a me e tutti quelli che credono, ancora alle feste di vita comune. E ora vediamo di scrivere di quel nulla per ora perché l’esperienza mia che ho fatto a tutt’oggi è molto negativa. Certo che meno di niente se andiamo a scrivere di me con la quale ha tanta voglia di conoscere veri dotti della parola e comunicazione sociale a cominciare da internet e, ogni volta che apro Facebook, tradisco me stesso. Perché: il bene non porta bene e, mi prende la voglia di condividere qualcosa che mi piace ma che non posso avere o commentare liberamente. Perché non ho frequentato il liceo e sono rimasto ignorante di come si scrive commento. Alias lo strampalato scrive: A mio modo di vedere la fine della fiera porta una cortesia a stile per affermare e adesso ho dimenticato andando “A ruota libera”credetemi, appena il cervello dello strampalato si collega al suo neurone lo sforzerà poco perché l’intelligenza del Padre Eterno, gli amici e i suoi figli, mi aiuteranno a ricordare il senso di quello che voglio dirvi. Intanto presentatevi diventeremo sicuramente migliori per noi stessi e per gli altri che impegnandosi un poco potranno capire me e comprendere voi sul perché mi avete scritto.















































Antonio, ci interessano i tuoi commenti. Parlaci della tua esperienza su Facebook, bastano 3-4 minuti. Adesso chiudo e vi prometto che aprirò una parentesi per chiudere in bellezza la cosa (… e a tutti quelli che seguono me e te in plurale aumenterà la tesi di scrivere sull’uomo ignoto … e che ce ne fotte! Ah Lolla!


































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