domenica 8 ottobre 2017

-1.10.2017 Anime smorte costruite con foto qualunque; - per i viventi:diversamente abili, ognuno ovunque la cosa in sé!







L'uomodidonna padrone della parola in assoluta a Dio; anima, che ha avuto sin dal principio dei tempi della creazione. (Il pensiero di completezza alla parola Alfalomeco). Dedicato all'amore eterno e quindi a quel passaggio che ha persino dedicato quando a tempo già ci stava la cosa in sé dei secoli dei secoli. In altre parole delle quali altre vite disumane non erano adatte a dire della poesia. ( Poeticamente e letteralmente ci poteva stare ... stare proprio stare ma non c'è parola strana adattata bene se non messa allo studio della disposizione teologica cristiana, il nome di Dio ha sempre avuto un significato più profondo e importante che non si dispone per elevazione dell'anima," un semplice vocabolo". Se pur lo è non è invano l'ANAGOGIA d'indicativo titolo ...Dio è amore poiché si diventa corpo dell'anima; tale da trarre all'inizio dell'uomodidonna la prima parte vivente con lo Spirito Santo prima dell'unigenito figlio. Vale a dire: la prima primizia ..., la cosa in sé ..., della quale l'uomodidonna ha ben iniziato a vivere con la parola Alfalomeco Dio. E quindi parlando e, descrivendo loro possono per competenza alfabetica anche costruire un versetto. ... Lucifero guardava ciò con invidia e pensava fra sé: «Perché il simile corpo dell'unico Dio del bene è così amato dall'uomodidonna in tutta la sua parola? ... . Ciò che può rispondere alla coda del gatto l'alfabeta Si? A parola d'uomodidonna. (Della qual anima stessa studiata a sé). Non può se non'è intelligente. Come lo è di pensare immaginare vivamente con la testa e non con i piedi, assolutamente:  il pensiero ... . Dopodiché  senza di esso non può proprio comunicare l'animo, appropriato alla stessa, che ha un corpo a  sé "Anagogia – tra il silenzio e mondo in "Sola Voce" la mia ... anima, lettura del convincimento in assoluta voce ben personale e, altrettanto aggiornata: ... . Ciò che può il Dio del bene non può il male lucifero interrogarsi per il Padrone dell'universo. Anche se l'anima fa parte come il Dio dello stesso male non gli è permesso. Per la forza che non ha ...; e non per il potere che è d'acquisita natura , sin dalla nascita sua. Diavolo che venne dalla cosa in sé per essere un bene estirpato dal cielo, oggi continua instancabilmente a vivere a corpo a corpo con Satana sulla terra, non avendo più l'amore di Dio verso di Lui c'è sempre la condanna a continuare da sé a estirparsi sempre più di quella debolezza e consapevolezza che è in se stesso . ...  Lui vede tuttora come nel principio guardava questa natura , tutta, con la cosa in sé. E, che il momento prese a vivere la cosa con invidia, e pensava tra sé e sé: Perché il creato uomodidonna è così amato dal Padre Celeste creatore anche di questo male? ... Per caso, in questo momento, il Dio del bene entra nella terra: tradotto da Satana l'uomodidonna capisce leggendo l'inferno eternamente infinito. Poi si continua leggendo a parola dell'uomodidonna medesimo peccatore. Che il Dio del bene, al massimo s'immerge nelle acque del mare non avendo potere di scadenza alla terra madre in Gesù Cristo. E, che raccoglie come il mare stesso corpo acqua di fiume: vita; da mantenere il posto," visibile sia al bene, sia al male" interpretare  come purgatorio? Certo!. Cielo non ha bisogno d'interpretazione perché è l'assoluto paradiso del nostro Padre Celeste Alfalomeco Dio, tuttora in Sola voce; mondo ETNTAGIGANTE in ANAGOGIAARCASACRAETNAGIGANTEARCASACRAIGOGANA.







Vi è una ricca tradizione di poeti che hanno tratto ispirazione dalla natura. Per quello che so' per esperienza mia personale affermo che essa affonda le sue radici con la parola di Dio versando ad essa la poesia. Una cosa monto antica ma che non invecchia mai nel ricordare scrivendo come sofista a vincere sulla propria personalità pensando lontanamente della vicina Grecia e farsi trasportare come la mia che continuerà a cominciare da subito, dico ancora oggi che è bello vincere sugli altri se ti superi. Io spesse volte mi sono superato grazie anche a degli amici che mi hanno aiutato a capire e a trasmettere il meglio di me stesso. Sto io a trascorrere del tempo sulla tastiera e con lo stretto contatto alfanumerica vedo avanti a me i passi degli amici che camminano con quest'autore in contatto con la natura. Ed io sono quella persona amica che può infondere semplicemente un senso di pace e ispirare alla prossima lettura che comincio a prendere da dietro per andare avanti. Come un'opera poetica ma che non lo è se lo è ... é solo perché c'è tuttora la cosa in sé:
Con il piacere di salutare coloro che mi danno fiducia tramite amici, famiglie e gruppi.
    Carissimi amici, ho la gioia di condividere con voi il mio libro che non è un testo ma una cosa così calibrato per essere stato costruito di testa ma che testa amici mente estrosa di Antonio Tomaiuolo "liberamente inedito nuovo'" che sto cercando di farvi eseguire nel coinvolgimento che ci sarà se ci sarà, con il gruppo Sei Di Monte Se" e con alcuni giovani del Mondo intero in quest'universo come se fosse vangelo di una nuova Antologia per testimonianza a dire di superarmi senza la superbia alcuna con Apostoli santi della terra peccato di morte in assoluta arte a vivere di altra credenza senza perdere la fede dell'immortalità sopra e dentro l'acqua che poi ti trasferisce come la pioggia di ritorno.. Perché non debba mai dare fastidio alla chiesa che è nostra salvezza eterna leggiamo e vediamo tutto come un romanzo della cosa in sé!



































































27.02.2015Alla ZUMBAFUSSE
     Lo strampalato si scrive dall’alta parola dell’uomo che senza arrampicarsi arriva giù per terra a guardare … e lo fa come si trascrive il proprio appellativo come ricordo di un amico importante diario - naturalmente vive di queste cose un po’ alla “ZUMBAFUSSE”. Come lì pensa a così le scrive … dopo una lunga lettura …
    La natura come tempo ci può dare più insegnamento di quanto gli insegnanti autori di libri. Le pagine ascritti nei libri è mente e braccia dell’uomo. Che pur avendo letto o scritto della biologia l’intelligenza che al momento non sfrutta come la natura di questa vita sfuggita. Come risultato di Dio sia giusto scrivere che l’umanità dimostra a rispondere che l’uomo perfetto, non può fare qualche virgola, d’errore, diversamente al saggista. Che pensa secondo la parola di Dio. Troviamo per via natura lo spirito santo corpo che sa essere più vicino al punto della perfezione. Il tempo è quella cosa che il Dio ha voluto alla perfezione. Quindi come il verbo è perfetto nella sua azione, la natura segue la sua creazione. Tutto è nello spirito del padre eterno madre della reale vegetazione. In realtà questa natura terrena tiene, minerale, animale, uomo di donne nella totale forma di vita e storia stupenda - così vissuta dai tempi dell’umanità.
    Perciò affrettati mio Lucilio e considera ogni giorno una vita perché tutto ciò che gira intorno all’universo sarà da lei rapita. <tutto è rapina> Così non m’importa se vivo in funzione dello ZUMBAFUSSE. Permette alla cultura degli Italiani che vivono nel paese della loro lingua effettiva. Però non è stato sempre così; infine  prima d’ora il sentito vernacolo dell’epoca si preferiva ricordare come parola naturale del paese scopo che è sconosciuto oggi ai nostri profondi animi e figli  della storia.
Alla ZUMBAFUSSE ALLA ZERAMBAMBA’ mi sono sempre presentato per quello che sono e non per L’uomo che: a sua volta succede ma non sempre accade che può controllare le proprie emozioni. Così oggi mi riscrivo comportandomi nuovamente come mi hanno definito nella vergognosa parola di vita U”ZERAMBAMBA’ Bene! Tutto questo si trova alla base della mia giocata parola sapienza. L’uomo per davvero può controllare le proprie emozioni? Diciamola che: solo se ha la forza di credere in quello che rispetta e fa. E facendo con forza porta coraggio alla resistenza del male e così via esattamente. Quindi se dovesse capitare che un amico ti porta l’appellativo <ZUMBAFUSSE> “ALLA ZERAMBAMBA’” ideale al militare in guerra che non deve direttamente parlare in lingua al suo paese ma ti prende come un fiume in piena o con il fucile di servizio - puntandotelo nel significativo “addosso” con la minaccia di ucciderti. Cosa si fa: il minacciato può solo avere fede in quella forza di conoscenza da controllare l’emozione della paura resistendo tranquillamente all’azione del’aggressore sapendosi spiritualmente tranquillo, non ha bisogno delle parole che arrivano alla “ZUMBAFUSSE” Alias U”ZERAMBAMBA’.

Una vita pur non avendo voce in capitolo pensa ugualmente a questa foto da quadro che mi sa tanto da romanzo. E, m'ispira a scrivere della sua breve e immensa lettura che ha colpito me per la sua profondità d’animo. Non sono un pittore, altrimenti una pennellata tra i tanti colori mescolerei tingendola nella sua bellezza - donna dai capelli lunghi sul nero castano che prende solo il caffè come cornice attendibile a questa che va messa subito prima che il quadro diventa degli altri lettori con amori e parole incancellabili perché messe su questo foglio bianco a capire un simile latte, poi il caffè di mamma.
     L’idea stessa mi da voce per fargli arrivare lo spirito che è sottinteso per nessun frainteso scrive il poeta che senza mai preso il pennello in mano tutto è già stato pubblicato stampato. Ora voglio dare uno sguardo con più attendibilità da parte di chi poi mi legge che non sono per niente un pittore, ma per l’amore della mia fantasia ci metto lettura alla foto curandola con parole che vedo davanti alla sua interpretazione a finire di leggere che basta mandare Gianni a comprare il latte al super mercato. Così restiamo a scrivere pensando come sempre i poeti in versi e persi. Sono tutti un po’ poeti ma a me manca il tocco che tocca la filastrocca, un po’ come la rondinella più bella messa in un quadro imprigionandola a vita e parole di come questa esprimono che pur volando come questa mia immagine di donna farfalla c’è Antonella che oggi come ieri resta la più bella di ogni rondinella che posa in uno scatto fantastico. Proprio come questa fantasia tirata dall’immagine sta qui oggi a romanzare tanto d’amare il molto scritto, anche se superfluo e strampalato la cosa resta tra le righe avendo di lei un amore di fotografia. Proprio così senza frainteso ho speso, anch’io un’ora di tempo come qualcosa di magico che ognuno vorrebbe trovare per prendere parola affabile sconfiggendo il terribile mostro che ruba i sogni, poi con gli occhi aperti e ancora assonnata ho scritto tutto nella memoria del vivente poeta che ha dedicato tutto alla sua bellezza, per non essere sola nella parte delle parole. Così come qualcosa ha già fatto Antonella Buffardi. 

Le parole hanno un corpo e questa cosa mi piace crederla così perché: questa è la simile che tutti vorrebbero scrivere. Parola a conoscere, così come si presenta liberamente e spontaneamente l’autore; senza pregiudizi alcuni scrivono della vita che fa pensare più del tempo vissuto di come il dovuto che: già è lettura franca per l’amica cosa che a me piace moltissimo. E comincio a scrivere qualcosa che abbiamo in comune: il latte, non faccio colazione anch’io, la mattina e, così prendo una porzione di caffè, poi verso le 9nove, 10dieci un paio d’ora prima di pranzare in famiglia consumo un frutto a volte una pera, mela, kiwi o una banana giusto per mettere qualcosa nello stomaco. Devo però precisare che ho avuto un periodo dove il latte ne consumavo assai e questo tempo si girava intorno agli anni settanta ottanta. Quando lavoravo negli stabilimenti chimici – sempre nella nostra bellissima <Italia>. Ora non posso scrivere un romanzo perché lo facevo, ma vi posso assicurare che era un fatto quasi obbligato-dicevano allora i miei amici di lavoro che faceva bene e proteggeva dai brutti mali che si capisce quali erano, anche se oggi ancora non sono riusciti gli scienziati dotti della medicina a uscire da questo brutto diavolo < male> che uccide. La storia quasi simile ma diversa negli aspetti della scuola e del lavoro poi oggi il latte io lo guardo perché compro un litro ogni tre giorni, solo per mio figlio Pino Massimo. Mia moglie è una donna che come te il latte non gli è mai piaciuto perché da piccola quando il buon’anima di mia suocera gli dava da bere quest’alimento, lei rigettava tutto e così da quando l’ho conosciuta io tre anni prima di sposarla e che aveva solo 15anni non ha più toccato il latte. Detto questo, mi libero subito da tutto facendo spassionatamente i complimenti a te e a quelli che vorranno essere tali per comunicare così alla lettera senza pregiudizi. In più una volta un mio amico che ho molto a cuore e che non scrivo il suo nome per rispetto della privacy ma che posso scrivere senza intaccare nessuno personalmente allora vi dico che è un maestro di ballo è Partenopeo è insegna a ballare a tutti gli appassionati iscritti a Napoli. Lui affermava sempre quando mi rispondeva come in lettera di poc’anzi che non ci pensava più di due volte a rispondere e a dire che era e lo sono tuttora molto superfluo. Pazienza! In ogni caso il sentimento che provo verso gli altri è più grande di me, in questa semplicità. Così come scorrono le parole a ruota libera si fa trascinare dalle correnti umane più che di quello di un fiume che sfocia in mare. Per poi essere travolte dalle onde che in questo caso siete voi la mia introvabile marea. Che mi piacerebbe tanto lasciar suonare tutto come un pianoforte poi risalire all’umanità con una sola nota che fa acqua da tutte le parti, ma c’è quella goccia buttata così che non asciugherà mai l’amore universale che è quello di voler per forza credere che ci sia sempre qualcuno come te! Spero non sia mai quest’anima come l’acqua disamorata e capisca così come sono convinto che ci dobbiamo rendere conto che non siamo mai soli. C'è sempre un autore, anche se poi tutte le parole, i pensieri gli hanno già detto gli altri prima di te! Tu sei oggi in questa sostanza. Dove la fine della fiera porta lettera a Lucilio in tutta la sua superficialità. C’è il sentimento di un ignorante elementare che ha tanta voglia e forza di scrivere un libro dove tutti avranno qualcosa di come, si presentava la tua … e mi fermo qua altrimenti come diceva sempre in sigla S.M. amico Partenopeo ci viene il mal di testa. Affettuosamente un amico qualunque al livello delle più elementari che a volte appaiono e altre sono attraversate con parole di poca conoscenza. Sulle cose che hanno portato me a scrivere per sminuire l’ignoranza, anche avendo letto più libri buoni che quelli come questa strampalata. Che va buttata nel cestino eliminando tutto il lavoro contraddittorio per il recupero solo perché possiate tutti quelli che hanno voluto con la voglia appropriata capire nulla. Del niente scritto senza perla che c’è: alla fine di questa mia lettura. Perché l’avete trovata avendo letto tutto in discesa la cosa non ha poi stancato molto a dire assai che basta!

                       
                       
  
                                27.02.2015Alla ZUMBAFUSSE
     Lo strampalato si scrive dall’alta parola dell’uomo che senza arrampicarsi arriva giù per terra a guardare … e lo fa come si trascrive il proprio appellativo come ricordo di un amico importante diario - naturalmente vive di queste cose un po’ alla “ZUMBAFUSSE”. Come lì pensa a così le scrive … dopo una lunga lettura …
    La natura come tempo ci può dare più insegnamento di quanto gli insegnanti autori di libri. Le pagine ascritti nei libri è mente e braccia dell’uomo. Che pur avendo letto o scritto della biologia l’intelligenza che al momento non sfrutta come la natura di questa vita sfuggita. Come risultato di Dio sia giusto scrivere che l’umanità dimostra a rispondere che l’uomo perfetto, non può fare qualche virgola, d’errore, diversamente al saggista. Che pensa secondo la parola di Dio. Troviamo per via natura lo spirito santo corpo che sa essere più vicino al punto della perfezione. Il tempo è quella cosa che il Dio ha voluto alla perfezione. Quindi come il verbo è perfetto nella sua azione, la natura segue la sua creazione. Tutto è nello spirito del padre eterno madre della reale vegetazione. In realtà questa natura terrena tiene, minerale, animale, uomo di donne nella totale forma di vita e storia stupenda - così vissuta dai tempi dell’umanità.
    Perciò affrettati mio Lucilio e considera ogni giorno una vita perché tutto ciò che gira intorno all’universo sarà da lei rapita. <tutto è rapina> Così non m’importa se vivo in funzione dello ZUMBAFUSSE. Permette alla cultura degli Italiani che vivono nel paese della loro lingua effettiva. Però non è stato sempre così; infine  prima d’ora il sentito vernacolo dell’epoca si preferiva ricordare come parola naturale del paese scopo che è sconosciuto oggi ai nostri profondi animi e figli  della storia.

Alla ZUMBAFUSSE ALLA ZERAMBAMBA’ mi sono sempre presentato per quello che sono e non per L’uomo che: a sua volta succede ma non sempre accade che può controllare le proprie emozioni. Così oggi mi riscrivo comportandomi nuovamente come mi hanno definito nella vergognosa parola di vita U”ZERAMBAMBA’ Bene! Tutto questo si trova alla base della mia giocata parola sapienza. L’uomo per davvero può controllare le proprie emozioni? Diciamola che: solo se ha la forza di credere in quello che rispetta e fa. E facendo con forza porta coraggio alla resistenza del male e così via esattamente. Quindi se dovesse capitare che un amico ti porta l’appellativo <ZUMBAFUSSE> “ALLA ZERAMBAMBA’” ideale al militare in guerra che non deve direttamente parlare in lingua al suo paese ma ti prende come un fiume in piena o con il fucile di servizio - puntandotelo nel significativo “addosso” con la minaccia di ucciderti. Cosa si fa: il minacciato può solo avere fede in quella forza di conoscenza da controllare l’emozione della paura resistendo tranquillamente all’azione del’aggressore sapendosi spiritualmente tranquillo, non ha bisogno delle parole che arrivano alla “ZUMBAFUSSE” Alias U”ZERAMBAMBA’.

Una vita pur non avendo voce in capitolo pensa ugualmente a questa foto da quadro che mi sa tanto da romanzo. E, m'ispira a scrivere della sua breve e immensa lettura che ha colpito me per la sua profondità d’animo. Non sono un pittore, altrimenti una pennellata tra i tanti colori mescolerei tingendola nella sua bellezza - donna dai capelli lunghi sul nero castano che prende solo il caffè come cornice attendibile a questa che va messa subito prima che il quadro diventa degli altri lettori con amori e parole incancellabili perché messe su questo foglio bianco a capire un simile latte, poi il caffè di mamma.



























 Tieni piacere a raccogliere come me le avventure da renderti visibile agli occhi umani e da facilitare ogni spiegazione del perché lo fai. Allora renditi conto. Come diceva Lui ... ti devi rendere conto.  Riferimento ai miei scritti precedenti, rivedere per puntare che alla fine della fiera in assenza dei rumori vari che in sostanza sviluppa il nuovo uscendo dal conosciuto. ma con l'esperienza che cambiano per la prima volta idee delle vecchie razionali passioni di sicurezza alle osservazioni Di Luigi Rignanese, Matteo Troiano e altri instancabili amici che mi hanno aiutato a farmi rendere conto che sono un forte strampalato che però continua a scrivere fotografando ciò che ha nel cuore e storie di contenuti personale.
.. ..per me scrivere non comporta nessuno sforzo ripeto tutto m'esce dal cuore come i battiti e circolazione sanguigna perfetto per portare all'udito dell'anima non solo all'orecchio che potrebbe avere dell'imperfezione tipo che entra da una parte ed esce dall'altra realtà. Io lo sento leggermente e senza preparare il sole la luna tutto naturale come il giorno la notte e in tutte le ore io mi metto da solo. E,  quando sto completamente nel silenzio che allora io scrivo e penso di descrivermi disegnando come ogni artista ironizza l'arte povera o meno a pezzi del proprio quadro di partecipazione e colori vari ma senza cornice perché il titolo esce dalla pittura che ha per disposizione e per fantasia che immagina il meglio da far esaltare il tutto di quello che è ricchezza povera e viceversa è soprattutto arte. E solo allora che io mi descrivo con lo stesso concetto dei dichiarati poeti, lo faccio sempre quello che più mi piace mi soddisfa anche se a volte mi perdo perché inteso a prendere 100 code per gatto. E, con le mie parole che oggi chi mi legga sa che mia moglie ripete spesso il concetto di mia cugina Angela Ricucci coniugata Nicola Pacillo. Dicevo da essere sempre me stesso ed originale. .scelgo sempre di scrivere liberamente, senza attenermi ad alcuna forma metrica- ... ...; la natura per me è uno dei grandi temi della vita comune e personale da far pensare soprattutto in pochi secondi all'amore per la vita. Che cosa mi porta a quest'intesa!. Lo riporta la veduta di questa cosa che sto al momento scrivendo. Tra l'ascritta c'è in me il laboratorio per stare a contatto con lo spirito senza perdere mai l'emozione che coglie con la parola e che confermo per conoscere l'nima naturale spirituale nell'essenza del proprio e appropriato corpo che non è solo, spirituale, la mia. Della quale se la vive, con la natura ma soprattutto risponde al perché: per (ridurre il male di una perdita). E penso ai defunti. Inparticolare: a cominciare in ordine disordinate ma lineate apposte sostenute. Che si partecipa da solo senza dare conto ...o meglio trascurare gli altri; che si devono scontrare con Dio e, non con me. Quello che faccio infatti lo smuovo esclusivamente per l'amore allargato alla personale anima della quale poi altri possono attingere ma senza entrare nel merito grammaticale ortografico. Difatti: classico all'ermetismo e forma metrica. Dicevo comincio da  Mio Padre, trascurando Dante Alighieri autore che linneano ovviamente con la testa fuori me senza le sue linee e file indiane. Che devono stare a guardare rabbia e preoccupazione della grammatica e ortografia.  che vedono schierati meglio di questa mia che è paradossale che sì allinea da solo:  fratello e nonni, amici e zii ,cugini, cognati e, nipoti. E da questi eventi presento la mia sconfitta che attualmente, così sociale che può a mio avviso essere di profonda cultura che tocca il piacere del romanticismo. Di questa parola so tutto il peso, l'orrore e la meraviglia, eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, Che adesso penso di superarmi pensando e abituarmi all'amore cui sto a scrivere. Volando sull'amore e corpo spirituale di Padre Pio: L'amore tutto dimentica, tutto perdona,dà tutto senza riserva. E chiudo dicendo che è più semplice scrivere con parole della tua patria perché è come stare a parlare con il vostro io e cose in sé per natura e vita sana che vivi velocemente in mezzo a questo giro di parole senza cercare di soffocare le emozioni. Perché dipende tutto dall'inizio viaggio che troverai e proverai l’emozione inaspettata, Sono di illimitata lettura così come scrivo sempre per dire di essere sempre se stessi e, limitarsi a farlo come la maggioranza vive. Io purtroppo avendo una mente estrosa seguo la mia vita non la vostra che concisamente state sempre a scrivere per paura di non essere pù simili ai grandi autori che confermano questa mia ipotesi e da vedere dove conduce il profondo pensiero originale. Non trovo ancora persone che avvisano con sincerità della mia che tratta superflui pensieri che però alla fine chi mi legge trova la sua perla così com'io ho desiderato di pescare il difficile compito di continuare instancabilmente a scrivere sto qui io a continuare a farlo come fosse una mia esclusiva esercitazione. Tengo stretto ciò che scrivo e raccolgo ma spesso perdo il meglio perché se anche non lo è in quel momento le cose più belle scritte per me vanno perso per il gesto inconsueto che spesso ho per fare molti errori scrivendo con l'alfanumerica che basta poco a perdere tutto. Poi insomma con i programmi di oggi c'è il recupero ed io ho recuperato una parte del libro che sto continuando a costruire (DIVERSAMENTE ABILI). ma non è solo per loro ma per tutti altrimenti avrei scritto come traduzione disabili.







Con Pasquale Grilli19.10.2017. Diversamente esperto: Tonino Tomaiuolo( Antonio Tomaiuolo Un video pubblicato sul suo profilo Facebook; dimostra come Matteo Prencipe è inesperto alla raccolta di funghi. 18.10 con Matteo San Giovanni R.




















































































































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