Mondo Teleste vive. Non nella cassetta del passato futuro ma in questo presente accettato liberamente senza il premio del demonio.
Libero di pensare, scrivere di sé l’ego del facile copiare cosa
difficile, raccontarla, per farla scrivere esattamente, come quest’originale,
senso di copiatura universale. E sì! Perché il senso ci sarà se non gli diamo
che c’è il momento per urlare ai quattro venti la ragione, ed è così che il
marito di <ANNA> scrive: Lei è nata il 1957.
Un’anima qualunque chiese allo spirito se riteneva fosse
corpo del figlio di Dio … l’eco dell’anima gli disse di no.
Lo spirito che in questa scritta rappresenta il mondo
ETNAGIGANTE palindroma parola visiva a mia moglie <ANNA> chiese se sarebbe
voluto stare con questa cosa inventata, immaginata, vera chi lo sa! Se essa è
veramente la parola così espressa per l'ego di s'é <Antonio>. Vale a dire
per sempre … no.
L’ETNAGIGANTE che rappresenta come sopra detto lo spirito,
gli chiese poi, qualora fosse stata obbligata ad andarsene via, avrebbe smesso
di essere triste?
E ancora una volta l’anima d’Antonio rispose di no.
Ormai aveva sentito abbastanza.
Mentre stava lasciando il mondo dei sogni, lo spirito
dell’immaginazione - vera realtà - che fece piangere sul serio quando si
andavano via così, l’anima del marito, le prese qualcosa come il sentito
religioso corpo e parola dell’ETNAGIGANTE e disse …
Tu non sei il mondo Teleste Tu sei lo spirito Celeste.
Io non voglio stare con te per sempre. Io ho bisogno di rimanere
con te per l’infinito tempo del Mondo Celeste. Ed io non m’intristirei se tu te
ne andassi … io morirei!” Notate bene il finale e memorizzate allungo per non
arrivare mai dove si tocca il punto che non c’è ragione di credere che questa
non sia” sola cosa ascritta per un mondo in “Solo Voce”, ma è la nostra vita o
per lo meno resta quella dei sognatori con molta immaginazione che è fantasia del
vero colore usato a volte dall’unico pittore e altra simile poeta scrittore,
non certamente scritta per essere meno della storia d’ognuno di noi! E ora che
ci siamo capiti usiamo parole di corpi naturali per quanto rappresentiamo
l’uomo e lo spirito santo degli angeli sulla terra. Il regalo più
rappresentativo che un uomo può donare alla sua compagna è di non urlare mai
più di tanto che basta il silenzio a spiegare l’amore già penetrato nell’anima
di questa donna che oggi ha compiuto 57anni. Auguri e ti prometto che almeno
oggi il mio silenzio assordante non porterà peso sulla tua anima e giogo santo
dire che è leggero l’urlo di parte.
Dedico alla mia palindroma <ANNA> madre dei nostri due
figli, questa versione raccontata a ruota libera dallo strampalato che nel
passato e futuro vuoto di silenzio ci mette oggi nel presente un racconto per
il mondo in “Solo Voce”. Spazio che prende tutti dopo la morte destando il
piacere di ricordare in ETNAGIGANTE la favola dei suoi 57anni compiuto questa
mattina alle ore del sole e, che ci fa sognare la scritturale. E a te appare anima
particolare perché attenta all’ego di sé esprimendo con l’anima spirituale
l’evento vissuto sulla terra dei giorni nostri. Corpo di pace totale che trovi
solo nella tua pesantezza ossimoro perché non più naturale ma solo spirito
destato dalla morte terrena. E salirai fra 100anni non come il solito e
generale volatile ma come il particolare Padre Celeste che già conosce le
nostre peripezie vissuto con leggerezza la sua poesia. E questa è una traccia a
dire che c’è saggezza e che, non può essere diversamente: la virtù di quest’anima
che è portata tramite la fede ad attraversare il ponte del mondo Teleste a quella
Celeste <corpo vicino a Dio>. –
Una meravigliosa parola chiama il figlio, il quale è di mediazione, quasi fosse
il custode: padre e, sentinella di ogni poeta scrittore lettore. Che accompagna
ogni anima innamorate ripetendo quasi similmente la storia da scrivere oggi solo
per ricordare quanto detto sopra in Prosa. Perché: se il figlio di Dio è Amore
altrettanta anima è il Padre. In questo miracolo si sta insieme a scrivere il
passaggio di questo loquace marito. Innamorato della palindroma
<ANNA>. Oggi in questa realtà
ascritta da poeta di come sopra menzionato immaginato e dettato nella cosa
singolare e figurata così come sta parlando allo spirito viaggiatore di sogni
Va a parola di chi similmente lascia lo strampalato che è in me come tutti
liberi di penetrare nell’anima del capace pensatore e, non solo segue il
contraddittorio per il conciso pensiero ricevuto tramite l'eco dell'anima.
Pensieri che partono per immagine e arrivano fantasticamente tramite la mente estrosa
al cuore del superfluo marito, tuttora innamorato di <Anna>. Apparigliando sempre con immaginazione
all’anima di uno spirito strampalato appiccicato al corpo di questa fantastica
parola che porta pace e amore esprimendo con poesia la dettata combinazione con
l’angelo di Dio custode di ogni poeta scrittore lettore a dir poco soltanto per
ricordare, augurare a mia moglie con più anni del nostro ossimoro silenzio e
vivi ancora da parlare e scrivere senza urlare il forte silenzio assordante.
Non solo per un giorno che passa in fretta e torna l’urlo d’Antonio che quando
sta zitto è più assordante del suo parlato loquace tanto da far scorrere
tuttora questi gioiosi composti in poche parole: Auguri per i tuoi 57anni
compiuti oggi 15.10.2014. Pubblicherò qualche scatto di fotografie domani perché
oggi non ha tempo il marito che dedicherà tutta la giornata all’amore
universale che cade gioiosamente sulla parola palindroma <ANNA> amore
mio.
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