domenica 1 dicembre 2013

Lucia "La “Verità” Pur non riconoscendo bene “l'arte” dello scrivere

La “Verità”

Io credo in questa verità perché è l'unica. E’ una verità che esiste da sempre; c'è stata tramandata da saggista in profeta. E’ stata confermata dalla venuta di Gesù Cristo sulla terra. La verità è una e indissolubile perché l' ha data il Padre e quindi non può essere messa mai in discussione, si può solo accettarla e farla propria e testimoniarla agli altri. Così finché possano avere benefici che da lei ne derivano. La verità io l' ho sentita nel cuore e ne ho la conferma per ciò che sento. Un Dio di verità mantiene la parola data, rispetta le alleanze che ha fatto con noi a patto però che anche noi rispettiamo le promesse e le alleanze fatte con Lui. Personalmente la verità ha dato una svolta alla mia vita; per il modo di comportare e di pensare, ha sinceramente migliorato la personalità individuale. Ha aperto gli occhi e il cuore, ad un mondo, purtroppo per me prima sconosciuto; anche se basta la testimonianza di Cristo; a farci capire qual è la verità. Non a caso nostro Signor Gesù Cristo ha cominciato molti dei versetti delle sacre scritture con queste parole "in verità vi dico". Di quale altra conferma sulla verità. Abbiamo bisogno solo della nostra fede. Il nostro credo è verità. I nostri pensieri, lo spirito è la verità di un Dio che non si nasconde, che mostra le Sue benedizioni.Quali mostra il Suo amore. Mostra la Sua gloria. La Sua onnipotenza, che mostra a tutti noi la via. La verità è che esiste un solo Dio, una chiesa, un credo, un obiettivo da raggiungere: la vita eterna. Fin qui se non avremo la conoscenza della verità, oppure esercitando la facoltà che Dio ci ha dato di libero arbitrio la rifiuteremo, non beneficeremo del sogno d’eternità e della gran gioia e felicità che da Lui proviene.


    Pur non riconoscendo bene “l'arte” dello scrivere, mi impegno a essere educato come persona. E questa cosa mi aiuta a superare le mie deficit culturale e, devi sapere <amico mio>. - Che: anche se a me manca la cosiddetta professionalità per studi non fatti, perché corto di cervello. E sai quale appellativo avevo in Monte S. Angelo; testa di legno - come a volte mancava il lavoro - allora si usciva a dire: cane d’acqua; ero sempre di buona compagnia e ti assicuro che un buon 50% per cento come dice anche Luigi: < tuo zio>- basta per andare avanti e capire il nostro da fare. Lui scrive dicendo: ecco un esempio di due punti. Gli dissi: <sto benone>. Premette il pulsante: il computer si accese. Conobbe Chiara: una ragazza deliziosa. Ho fatto molti lavori: giornalista, manager, consulente. I due punti hanno la funzione di spiegare, chiarire, dimostrare quello che è stato affermato nelle frasi precedenti. Da me tutto questo non lo potrai mai avere; non ho l’età più per apprendere cose lasciate 50anni fa. Ho fatto appena la terza e come è stato duro capire imparare tutto pesante e difficile. Un po perché non studiavo e l’altra parte perché andavo a procurarmi un po’ di soldi fuori dalla casa. Una vita difficile la mia che ha tanto straziato non perché ha molto lavorato ma perché nulla facente a dire lo scavezzacollo del paese. Poi più nulla! Tutto è cambiato: una volta sceso in Manfredonia; ho messo la testa apposto come si vuole dire in gergo. Abbiamo messo la coda; e se l’uomo volevi fare questa cosa dovevi portarla assai importa basta guadagnare. E della vita mia che ti sto a raccontare a fare; forse è meglio che smetto e pubblico tutto nel mio link.

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